➢ Io e Vale

Questo articolo lo dedico a Valentina perché senza di lei non ci sarebbe mai stato un «io e Vale», perché questa esperienza sarebbe stata sicuramente diversa e forse mi sarei sentita più sola e malinconica. Lo dedico a lei perché in questi 4 mesi ci siamo supportate e sorrette a vicenda, non senza screzi o piccole dispute ovviamente.

Andare a fare la spesa insieme, accaparrarci tutte le offerte che Carrefour elargiva tra gli scaffali, tornare a casa con ottomila buste tra le mani quando prima di entrare al supermercato ci eravamo ripromesse di comprare solo l’olio e litigare con il tassista che non voleva portarci fino a casa a causa del traffico delle 6 del pomeriggio sono stati solo alcuni dei tanti episodi che abbiamo vissuto insieme come coinquiline. Perché diciamocela tutta: avere accanto a te una persona che condivide la tua stessa cultura e lingua, in alcuni momenti, si rivela un dono al cielo.

Alcuni giorni sono stati molto più difficili del previsto e la tentazione di tornare a casa tamburellava sul cuore. Notizie poco piacevoli da Roma ci hanno rattristato e rese fragili ma sarebbe stato molto più complicato affrontare tutto ciò senza avere una voce amica accanto a te. Quindi grazie Vale. Grazie per le risate che nascono in quei minuti che precedono il sonno, grazie per le emozioni che abbiamo condiviso guardando un nuovo posto, ascoltando qualcuno o una musica diversa dal solito. Grazie per la frittata con il tacchino, per Romanzo Criminale, per quei discorsi fatti in italiano «perché tanto nessuno può capirci». Grazie per aver studiato insieme a me, per avermi chiarito il senso di alcune traduzioni impossibili. Grazie per i viaggi in taxi, la paura condivisa in alcuni tragitti in autobus e i pranzi al sacco all’università; per le foto compromettenti e il regalo di Natale. Grazie per le cene nei vari ristoranti e i consigli che sei solita dispensare.

Quando torneremo a casa e ricomincerò a dormire nel mio letto, sono certa che mi mancherà qualcosa e nel sonno mi domanderò se hai chiuso la porta di casa.
Con la speranza di riaverti presto come mia coinquilina, metto un punto a questa sviolinata anche perché non vorrei che pensassi che abbia scritto tutto ciò per evitarmi le pulizie che oggi ci aspettano (…o forse sì)!
DSC_0068

3 pensieri su “➢ Io e Vale

  1. E’ sempre triste finire l’ERASMUS.
    Quando l’ho fatto io al ritorno in Italia non mi trovavo bene! Mi ero abituata troppo al tipo di vita che svolgevo in Germania, alle loro regole, Università ecc.
    E poi lasciare tutti quegli amici che sai, forse, non rivedrai mai più nella vita.
    Però è un’esperienza fantastica che consiglio a tutti, cambia davvero tanto.
    Buon ritorno 🙂
    Ciao!

    Piace a 1 persona

Lascia un commento